Ottobre 7, 2024

L’autore

Ciao a tutti, sono Rosario Cirimondo, il titolo del mio Podcast è: “Cittadino del Mondo”

Sono laureato in Economia. Da bambino non guardavo i cartoni animati che tanto piacciono ai bambini e anche ai grandi.

Guardavo soltanto i telegiornali e i documentari dal Mondo.

Ero e sono una persona molto curiosa, voglio sempre sapere di tutto. Ho speso la mia vita per conoscere i popoli e quello che accade nel Mondo. 

Fin dalla tenera età, mettendo in sovrapposizione le varie etnie, tenendo conto di usi e costumi, stati sociali e grado d’istruzione. Alla base ci sono similitudini, ma oltre, varianti non indifferenti.

Ho girato  buona parte del Mondo, preferendo le zone dove la vita è difficile, occupandomi di problemi sociali, ho intervistato, in tutti i Continenti, qualsiasi tipo di persona, tra gli altri, transessuali, gay ,prostitute, gigolò, lesbiche, minori abusati e quant’altro.

Dal 1970 al 1980 ho fatto la spola tra il paese con il più terribile regime comunista mai esistito, e l’Italia, sono stato condannato a morte, accusato di essere un’agente dei servizi segreti occidentali. Ho dovuto affrontare una rocambolesca e pericolosa fuga.

Dal 1980 al 2012 sono stato titolare di uno Studio di Economia, ho diretto aziende del settore navale, ho diretto aziende finanziarie, aziende di meccanica di precisione, aziende di alta moda in pelle.

Dal 2012 sono in pensione e da allora sono diventato uno scrittore, raccontando storie vere  con personaggi reali.

Mi occupo di aiutare persone che mi chiedono consigli di qualsiasi genere, per superare i loro problemi, sia in Italia che all’Estero. Ho circa  230 mila contatti in tutto il Mondo.

Gli obiettivi del mio Podcast sono di affrontare vari argomenti attraverso il quale possiamo scambiarci le nostre esperienze e discutere di tutto ciò che la vita ci offre. ho Iniziato con la prima trasmissione il 04/settembre /2023. Siete liberi di chiedermi qualsiasi cosa attraverso il mio blog “www.cittadinodelmondo.org” o attraverso le mie e-mail: enzocirimondo@gmail.com oppure renatocirimondo@yahoo.it Io Vi risponderò personalmente.

Lasciate la Vostra e-mail e riceverete anteprima tutte le novità e i menù. (le Vostre e-mail non verranno pubblicate per una questione di privacy).

La mia vita è stata costernata di tante storie d’amore, tutte storie piene di passione. Non mi sono mai piaciute le storie occasionali, perchè ho tanto amato e tanto sono stato amato.

Certo, devo dire che la mia vita è stata ed è “straordinaria”, ho viaggiato molto, ho imparato tanto, un’esperienza diversa per ogni Paese che ho visitato, abitando con la gente del posto, studiando i loro costumi e le loro esperienze di vita.

Nell’estate del 1989 partii, in auto, per esplorare il Nord dell’Europa, ho visitato, oltre i Paesi che già conoscevo, la Danimarca, la Svezia, la Finlandia, la Norvegia.

Volli addentrarmi oltre e andai in Islanda e in Groenlandia. Questo viaggio + durato 3 mesi, ho voluto vedere cosa si prova con il sole a mezzanotte e oltre, mi sono deliziato nell’ammirare l’Aurora Boreale.

Ho potuto ammirare la bellezza dei fiordi norvegesi, ho fatto delle crociere che offrono viste spettacolari , ho esplorato, in kayak, i fiordi in modo indipendente, avvicinandomi a piccole isole e scoprire angoli nascosti.

Mi sono estasiato, lungo la strada, dell’azzurro dei laghi finlandesi, delle saune lungo la strada.

E cosa dire dell’ospitalità del popolo Sami, con i loro negozi di souvenir.

Lo stesso viaggio l’ho voluto ripetere in inverno, qualche anno dopo. Ho potuto cimentarmi nelle ben organizzate piste da sci, ho pescato nelle acque gelide del Mar Baltico. Occorrerebbe più di una vita per raccontare di tutti i miei viaggi.

Nel 1992 andai in Asia, volli visitare: la Thailandia, l’Indonesia, le Filippine e Singapore. Sono andato con Emy, una ragazza di 25 anni, mia dipendente in un residence che avevo a Firenze.

Con lei ho visitato tutte le Nazioni sopra menzionate. E’ stato un viaggio da favola, molto istruttivo, specialmente per la mia curiosità.

Un anno dopo andai in Brasile con una mia ex brasiliana, ero partito per stare 30 giorni, invece la mia permanenza si è protratta per 11 mesi.

Praticamente ho girato quasi tutto il mondo, affibbiandomi il soprannome di “Cittadino del mondo”.

Nel 2018 il 16 settembre mi sono ricoverato al reparto di cardiologia della mia città, per fare un semplice esame chiamato “coronografia” e quando mi svegliai mi chiesi dove sono, visto che ero coricato in un lettino e monitorato, quando abbassai la testa, vidi all’altezza del mio cuore, un ampio taglio, non capivo cosa stessi facendo lì.

Chiesi ad una dottoressa che mi disse che mi trovavo in terapia intensiva del reparto di cardiochirurgia perchè sono stato operato al cuore in quanto in coma, ho avuto un arresto cardiaco.

Dopo un’ora si avvicina un giovane cardiochirurgo e mi dice: siamo stati fortunati, io rispondo, sono stato io fortunato, no siamo stati fortunati noi cardiochirurghi che l’abbiamo operato, ma lei non è stato fortunato, ma molto fortunato.

Non mi resi conto della gravità di quello che era successo. Davanti il mio letto e quello degli altri c’era una grande vetrata che divideva la terapia intensiva con un altro ambiente.

Il giorno successivo, dietro quella vetrata ho visto tutti i miei parenti ed alcuni amici, mi facevano tutti, continuamente, cenni di saluto con le mani, io ricambiavo, ma continuamente, non capivo, ed essendo io monto curioso, uscito dall’ospedale, dove rimasi 15 giorni, mi sono fatto raccontare come sono andate le cose.

Mi salutavano continuamente per vedere se rispondessi , in quanto i medici dissero loro che molto probabilmente sarei rimasto con problemi neurologici.

Mi raccontò la mia compagna e mia figlia, che la mattina che entrai in sala operatoria del reparto di cardiologia, erano lì che aspettavano che uscissi, dopo 3 ore, mentre l’esame doveva durare 30 minuti, era già l’orario delle visite ai parenti degenti, non fecero entrare nessuno e nemmeno davano notizie.

Soltanto, visti pressati da tutti i parenti che aspettavano di visitare i loro cari, un Dottore disse che non poteva entrare nessuno, essendo che c’era una emergenza in sala operatoria, i miei si insospettirono, dissero che io ero entrato ma non mi hanno visto uscire.

Allora, una mia cognata, andò da un infermiere suo vicino di casa e lo pregò di informarsi del mio stato di salute. Dopo qualche minuto ritornò e fece un cenno con la testa, facendo capire che non c’era più niente da fare.

Dopo un poco uscì un medico dalla sala operatoria e disse: possono entrare soltanto quelli della famiglia. Quando, mi videro ero morto, i miei cari che piangevano tutti, quando decisero di operarmi un’altra volta, fecero uscire tutti.

Dopo 2 ore i medici dissero che mi avrebbero trasferito al reparto di cardiochirurgia per rimediare agli errori che avevano commesso.

Leggendo le 127 pagine della mia cartella clinica, apprendo che al reparto di cardiologia, hanno iniziato la coronografia ma ad un certo punto hanno bucato l’aorta e circa 800 grammi di sangue si è riversato nel cuore, bloccando la funzionalità.

Dopo, forse consultandosi hanno voluto operarmi di nuovo ma senza successo e così hanno deciso di trasferirmi in cardiochirurgia, dove mi hanno salvato la vita.

E’ cambiato tutto, anche il mio modo di pensare, di fare considerazione, se prima ero liberale Democratico e Cristiano, oggi lo sono di più.

Ho girato Continenti, ho conosciuto etnie differenti, ho imparato a conoscere il mio prossimo di qualunque etnia, qualunque religione, qualunque stato sociale, qualunque difficoltà sia intellettiva che corporale, qualunque sia la tendenza sessuale, ma di una cosa sono sicuro, siamo tutti figli di Dio.

E per questo mi ritengo essere un “Cittadino del mondo”